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Il Metodo

Un approccio strutturato

Il metodo PolpoSkill nasce dall'integrazione di tre prospettive: andragogia, instructional design e facilitazione maieutica.

Il nostro obiettivo non è trasferire nozioni, ma costruire condizioni che permettano ai professionisti sanitari di riflettere, esercitarsi e rendere più consapevoli le proprie scelte comunicative all'interno del loro contesto di lavoro.

Il metodo si fonda su sette principi.

Il metodo PolpoSkill
I 7 Principi

Su cosa si fonda

01

Analisi del contesto prima della progettazione

Ogni intervento parte dall'analisi del bisogno formativo e dalla comprensione del contesto operativo: reparto, studio, équipe, ruoli professionali, dinamiche, vincoli organizzativi.

La progettazione del percorso viene definita solo dopo questo passaggio preliminare, che può includere, quando utile, anche un'intervista 3D con il metodo LEGO® Serious Play®, per far emergere bisogni, priorità e rappresentazioni condivise.

02

Apprendimento degli adulti (andragogia)

Il nostro approccio assume che i professionisti adulti:
• apprendano a partire dall'esperienza concreta;
• abbiano bisogno di vedere la rilevanza diretta di ciò che imparano;
• apprendano meglio attraverso problemi reali e situazioni tipiche;
• necessitino di spazi che favoriscano autonomia, confronto e riflessione guidata.

Per questo motivo, la teoria è essenziale, ma sempre funzionale alla pratica e mai proposta come 'modello da applicare in assoluto'.

03

Instructional design: chiarezza, struttura, trasferibilità

Ogni modulo è progettato con criteri rigorosi di instructional design:
• obiettivi formativi chiari e realistici;
• sequenze brevi e focalizzate;
• alternanza tra input, esercitazione e consolidamento;
• materiali operativi che facilitano l'applicazione sul campo;
• percorsi modulari che consentono continuità nel tempo senza appesantire i carichi di lavoro.

Questo approccio permette di rendere allenabili competenze spesso considerate 'intangibili'.

04

Facilitazione maieutica: un luogo sicuro per esplorare

Il lavoro sulle soft skill richiede uno spazio privo di giudizio, nel quale si possa:
• portare difficoltà, dubbi, insicurezze;
• esplorare il proprio modo di comunicare;
• confrontarsi con colleghi in logica peer-to-peer;
• sperimentare meccanismi nuovi in un ambiente protetto.

Il nostro ruolo non è 'insegnare come parlare', ma facilitare un processo di consapevolezza e scelta, attraverso domande, riflessioni e tecniche esperienziali.

05

Grounding nel contesto reale

La trasferibilità è un elemento centrale del metodo.
Ogni concetto viene ricondotto a:
• casi portati dai partecipanti;
• conversazioni realmente avvenute;
• dinamiche tipiche del reparto, dello studio o dell'équipe;
• vincoli reali di tempo, ruoli e risorse.

Non lavoriamo su scenari astratti: ciò che viene discusso in aula deve poter entrare, con gradualità, nella realtà quotidiana.

06

Collaborazione multidisciplinare

Il metodo è sostenuto da un team composto da psicologi, formatori, facilitatori, architetti della formazione, coach, esperti di digitale, educatori e andragogisti.

Questa multidisciplinarità consente di affrontare le competenze relazionali non come un tema generico, ma come un sistema complesso che coinvolge comunicazione, emozioni, organizzazione, tecnica e contesto.

07

Presenza dove serve, digitale dove è più efficace

Il metodo valorizza gli incontri in presenza quando il lavoro richiede esercitazione, confronto e riflessione collettiva.

Al tempo stesso, parti del percorso possono essere svolte online o in modalità asincrona, quando ciò consente di ottimizzare tempi e risorse senza sacrificare la qualità.

Vuoi applicare questo metodo al tuo contesto?

Raccontaci la tua realtà e costruiamo insieme il percorso giusto.

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